L’arte è tutto ciò che permette d’essere creato.
Più valida sarà e più porterà il carico di chi l’ha prodotta con il risultato che l’artista avrà donato un po’ di sè e, di rimando, che l’ha ricevuta si sarà emozionato o avrà semplicemnte arricchito il proprio mondo emotivo.
Allora, chiudo gli occhi quel tanto che basta per ricordare. Vedo le sue mani di nonna e di mamma che con forza accendono i fornelli.
Sento il silenzio preludio di ciò che serve per dipingere quel quadro odierno che sono i pasti.
Poi l’inizio dell’opera.I pennelli che si trasformano in coltelli che sbucciano, tritano e mischiano ingredienti pieni di vita e colori.
Vedo la tela trasformarsi in una teglia da forno o in una padella dove l’olio comincia il suo canto.
Sento l’odore del colore che sta arrivando a cottura che pervade l’aria e la cattura lasciando la sua scia fino al mattina dopo.
Vedo lei. La mia artista che con la forza delle grandi donne sfoggia miniature di quadri così difficili da riprodurre.
Quelle familiari opere d’arte che sono le prime che ho conosciuto così semplici ma così grandi.
Ogni tanto tento anche io a dipingere i miei quadri ma mi incastro talmente tanto dentro a un solo colore che in dei momenti riesco ad essere, ancora, solo nipote ed è bellissimo.