Amo la zucca gialla. Vederla crescere in quel suo rampichio di vita.
Staccarla in modo quasi prepotente, con forza e decisione nelle gambe. Riporla per farla riposare, come un guerriero che torna a casa dalla propria famiglia, così faceva mia nonna.
Poi la cucina.
La lotta per arrivare alla polpa che è tosta come quelle signore anziane che indossano l’arancione e se ne fregano della gente che le osservano ma poi… lo scoppio della sua dolcezza, la velocità in cui cambia colore mentre si cuoce per lasciare spazio a un nettare che puoi accompagnare con le spezie più forti perché tanto c’è lei che bilancia con la sua dolcezza.
Come le persone che mi piacciono di più: belle dure fuori, ma dentro dolci e compagnone come la zucca.
Mettere in una padella un filo d’olio e un cucchiaio di burro.
Aggiungere uno spicchio d’aglio, far rosolare. Aggiungere 500 gr di zucca tagliata a cubetti, un ramoscello di rosmarino fresco. Lasciar cuocere.
Quando la zucca inizia a diventare morbida toglierla dal fuoco, far raffreddare e frullare il tutto aggiungendo formaggio e olio q.b.
Adesso dedicatevi al riso.
Per quattro persone io metto 5 pugni di riso carnalori. Fatelo saltare in padella con l’olio (solitamente uso la stessa padella in cui ho cotto la zucca) una volta tostato sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare.
Tirare a cottura il riso con del brodo vegetale, senza abbondare mi raccomando, il quanto basta è sempre saggio in cucina.
Una volta che il riso si avvicina alla cottura unite la vostra crema di zucca mescolando delicatamente.
Prima di servire spengete la fiamma e con qualche fiocco di burro completate il vostro piatto.
Servite caldo accompagnandolo da un buon vino rosso.