La realtà è, che, passata una festa già si pensa alla prossima. Perchè il tempo corre e noi, per natura, cerchiamo sempre di stargli dietro.
Questa ricetta nasce da uno dei libri di pasticceria che consumo di più. La prima volta che ho provato questa meraviglia era al limone, come da ricetta originale. Una delle cose che amo della cucina è che la mente non sta mai ferma, un po’ come quando studiavo filosofia e dentro di me si accatastavano concetti dei filosofi più lontani. Al finale quando un’idea arriva hai subito voglia di metterci mano, di sentire che sapore avrà e se quello che hai pensato troverà un senso dentro la tua bocca. Credo sia questo il sapore di una vittoria filosofica; sapere che il tuo nuovo ragionamento funziona e che, magari, finirai su un bel libro. Beh, in questi giorni ci sono arrivate delle arance che hanno invaso casa con il loro odore e non c’è cosa più sincera. Così dopo aver provato questa nuova versione di questo dolce sono certa che non la lascerò più andare. Bene; iniziamo? Mescolate in una ciotola il burro, lo zucchero, il sale, lo zucchero vanigliato, l’acqua, il tuorlo e la farina di mandorle. Incorporate poi piano piano la farina setacciata. Lavorate il composto fino a che non sarà bello liscio ed omogeneo a questo punto lasciate in frigo o ben schiacciato in congelatore ( farà molto prima, ma tenetelo d’occhio). Adesso versato il succo d’arancia in un recipiente assieme allo zucchero montatelo bene di modo tale che lo zucchero si sciolga bene. Fatto questo, versate le uova e il tuorlo e la panna amalgamando tutto bene con l’aiuto di una marisa. Stendete la vostra pasta e mettete in forno con la cottura alla cieca. Per realizzarla vi basterà della carta forno da adagiare sulla vostra base e del sale grosso sopra. Lasciate cuocere a 170° per 15 minuti. Adesso versate il vostro composto sopra alla base del dolce, vedete voi se preferite cuocere a più riprese con metà e metà composto oppure tutto insieme. Io lo cuocio in una volta sola la differenza è che ci vorrà qualche minutino in più. Il vostro dolce sarà pronto quando il flan smetterà di muoversi. Non vi resta che dare il primo morso e abbandonarvi alla meraviglia!