San Valentino si sta avvicinando, l’Italia continua ad essere divisa in colori e il giorno tanto atteso da noi innamorati sarà diverso. Diverso ma, forse, più vero di tutti gli altri anni.
Questa ricetta mi parla d’amore. Mi racconta una storia di passione e bontà. La storia di un uomo con gli occhi buoni che ogni mattina punta la sveglia ore prima per andare, in silenzio, nel bosco a scovare piccoli tesori. Tornare a casa con un cesto pieno di leccornie e di timidi asparagi selvatici. Lo vedo cambiarsi per andare a lavoro e tornare, a sera, stanco ma felice di quella ormai remota camminata nel bosco. Posso sapere con sicurezza che il piatto di pasta che si troverà davanti, quella sera per cena, conterrà il tesoro che, con il buio dell’alba, ha meticolosamente scovato. Sapete perchè conosco bene questa storia? Perchè è la storia dei miei suoceri, della loro vita, del loro amore, del loro nido che anche se spoglio di figli resta pieno d’amore. Questa pasta l’ho mangiata la prima volta che li ho conosciuti e ancora ricordo i dettagli di quella serata. Ricordo mia suocera che mi racconta come poter realizzare la stessa pasta una volta tornati a casa con un mazzetto d’asparagi raccolti da mio suocero la mattina prima della nostra partenza. Iniziamo? Puliamo gli asparagi dividendo le punte dal resto del gambo. In una padella mettete a scaldare olio e l’aglio e non appena soffrigge tuffateci le vostre punte. I gambi, invece, scottateli in acqua e dado vegetale sino a che non si ammorbidiranno. Gambi, aglio e il brodo andranno poi frullati insieme aggiungendo a gusto sale e parmigiano. Adesso non resta che scolare gli gnocchi, adagiare un po’ della salsa sul piatto e guarnire con le punte degli asparagi ed il gioco è fatto.