Questo maggio un così altalenante che ancora non vuole lasciare andare l’inverno mi porta a sognare cose in cui il sole possa racchiudersi.
Ho impastato questo dolce il giorno in cui un pezzo di musica è volata via. Della mia musica, la cosa più cara dentro al mio cuore. Il troppo sentire l’arte, il troppo sentire il mondo molte volte mi sfibra. Ci sono delle cose che mi toccano talmente tanto in profondità da sembrare ridicola per l’occhio esterno. La verità è che un essere umano è fatto di tanti piccoli cassettini dentro ai quali mette tutto ciò che più lo identifica. Ecco. La Musica. Questa strana Signora che vive nell’aria e che, con la forza di un vento, entra dentro di noi e ci plasma, ci cambia, ci fa riflettere, ci fa amare, piangere, ridere e ci lascia gli occhi lucidi. La Musica la mia più grande compagna mentre sono in cucina che mi porta a chiudere gli occhi mentre impasto un dolce o taglio una carota. Ecco, Franco Battiato diceva: “… Invece avrei bisogno di un po’ di silenzio” già, Caro Maestro, con la tua dipartita anche il mio cuore ha avuto bisogno di silenzio. Ma il silenzio deve essere una costruzione. Così, qualche giorno fa, con il silenzio rumoroso della tua musica nel cuore mi sono messa a rompere4 uova nella mia planetaria con una bella spolverata di buccia di limone e zucchero, nel mentre pensavo alla tua Catania dal sole che è compagno accecante. Versando l’olio a filo nell’impasto montato ho pensato a come le tue parole, le tue poesie fluiscono attraverso la mente di chi le ascolta, con cuore puro. Unendo le polveri al composto ho pensato al freddo delle tue passeggiate sul crinale dell’Etna e a quelle visioni di musica nel vissuto di ogni giorno che riuscivi a trovare. Mentre univo la carote grattugiate al composto ho pensato che nessuna cura può essere più immensa nel fare le cose che ami. Quando la torta era in forno a 170° per 50 minuti, nel mio silenzio, ho capito che tu ti sei reso immortale e hai reso grazie alla grandezza dell’essere umano. Buona Rinascita Maestro io da qui ho voluto dedicarti ciò che so fare meglio, cucinare.